Tradizioni

In questa sezione la tradizione e la magia delle feste che la comunità samassese celebra durante il corso dell'anno.

Descrizione

Feste religiose


FESTA DI SAN GEMINIANO (Santu Millanu)

E’ la più sentita dai samassesi, ha le sue radici nella venerazione antichissima per Santu Millanu cui, sin dall’XI secolo, fu dedicata l’omonima chiesa. Festa tanto più sentita in quanto coincideva con l’inizio dell’anno agrario e con l’unico giorno di pausa dal duro lavoro dei campi per la gran parte degli abitanti del centro campidanese.
Dal 1898 Santu Millanu, a seguito dello scampato pericolo all’inondazione del Flumini Mannu, che la credenza popolare attribuì proprio al suo miracoloso intervento, divenne il patrono di Samassi e la sua festa la principale festa religiosa del paese. Nella settimana della festa la solitaria chiesetta si rianima e si orna di luminarie e di bandiere, e Samassi si risveglia al suono delle millenarie campane (s’arrepiccu) e delle fragorose granate (is fuettus) che salutano il passaggio del simulacro del Santo, portato in processione fino alla Chiesa parrocchiale.
Oltre all’aspetto religioso, il programma civile dei festeggiamenti propone diverse serate musicali, di vario genere per venire incontro all’esigenze dell’intera popolazione che sostiene la festa. Nella piazza recentemente restaurata, tra una festante e variopinta presenza di bancarelle, non mancheranno l’appuntamento con la musica sarda tradizionale, con il ballo liscio, con il RockFestival Samassese e, nella serata clou del 16, con l’esibizione di un artista o di un gruppo di musica leggera di livello nazionale.
Cosa sarebbe la festa senza il profumo autentico delle grigliate di carne e pesce cucinate da mani esperte? Nelle tradizionali “barracas” la gente si ritrova intorno alle braci e al robusto vino delle cantine.
Festa del cibo ma anche festa delle famiglie e degli affetti riuniti, giacchè molti emigrati scelgono proprio questa ricorrenza per tornare a visitare la propria comunità.

FESTA DI SANTA MARGHERITA
Il quartiere di Santa Mragheida, localizzato nelle viuzze a ridosso di Piazza Italia, prende il nome dalla Chiesetta dedicata a Santa Margherita e ci ricorda la lunga presenza dei monaci della Chiesa greca a Samassi. La devozione popolare verso la Santa, di origine greco-bizantina, nel nostro paese appare antichissima.
Durante i festeggiamenti in suo onore, che culminano il 20 luglio, data tradizionale di fine della mietitura, era tradizione colorare il quartiere di bandierine. Quelle stradine, oggi percorse nei giorni della festa solo dai fedeli che si recano alle messe, si animavano allora di bancarelle, tra l’aromatica fragranza del basilico che ancora viene offerto alla santa in numerosi cespi.

FESTA DI SANT’ISIDORO
E’ la festa degli agricoltori, che sfilavano per le vie del paese in processione — un tempo con i carri tirati dai buoi e oggi coi moderni trattori — per attirare la benevolenza del santo sugli imminenti raccolti. Dal 2000 grazie all’iniziativa di un Comitato di privati è stata ricostruita, in modo fedele all’originale, una nuova statua policroma, e i festeggiamenti si concludono nell’Oasi di S.Isidoro.
Nel piazzale della nuova Chiesetta si alternano e si affiancano i rituali religiosi, la degustazione di piatti tipici, gli intrattenimenti con danze e musiche tradizionali. La festa rappresenta a tutt’oggi un momento di aggregazione molto importante per la comunità samassese per la quale l’agricoltura rappresenta una risorsa economica e occupazionale fondamentale.
Un momento della variopinta sfilata delle decine di mezzi agricoli che accompagnano in un festoso corteo la statua del Santo per le vie del paese.
Samassi è un paese moderno e innovativo ma sempre attento alle proprie usanze. Già da diversi anni le traccas, ossia i tradizionali carri trainati da buoi, sono stati sostituiti da moderni trattori che però in occasione della festa vengono addobbati con gli attrezzi e gli arredi della tradizione contadina campidanese.

S’INCONTRU
E’ il culmine dei riti religiosi della Settimana Santa. Di chiara tradizione spagnola, la cerimonia ricorda l’incontro tra il Cristo Risorto e la Madonna, raffigurati da due simulacri lignei trasportati a spalla dai fedeli. Momento rituale particolarmente suggestivo proprio perché al di là delle connotazioni religiose mette l’accento sulla gioia della madre che ritrova il figlio perduto.
La cerimonia prende il via intorno alle 10,30 con due processioni che percorrono separatamente il paese, ciascuna recante una delle due statue. Alle 11 le due processioni convergono nella Piazza principale del paese e si fermano a distanza per alcuni lunghi, interminabili minuti. L’attesa vuole ricordare lo stupore della Vergine al riconoscere il suo Figlio.
La statua della Vergine, che indossa un velo di pizzo nero, viene abbassata per tre volte a rappresentare un inchino. La terza volta il velo nero viene sostituito con uno bianco a rappresentare il passaggio dalla morte alla vita.
E’ il momento culminante de s’incontru, festeggiato dallo scoppio di una raffica di granate nel cielo. Le due statue vengono allora affiancate e le due processioni, riunificate in una sola, che si avvia lentamente in direzione della Chiesa Parrocchiale dove la festa si concluderà con la Messa Pasquale.

Eventi culturali

CARNEVALE SAMASSESE
Ricco e colorato appuntamento della comunità samassese, abbina giochi e maschere, carri allegorici e delizie dolciarie, coinvolgendo anche i più restii nell’atmosfera carnevalesca.
I festeggiamenti popolari in occasione del Carnevale sono a Samassi ben radicati nella tradizione, tant’è che la questua per questa occasione è documentata storicamente sin dalla metà del XIX secolo. Ciò spiega il particolare attaccamento dei Samassesi a tale festività che li vede coinvolti senza distinzione d’età o di classe sociale.
Nell’immediato secondo dopoguerra si sviluppa il moderno Carnevale Samassese che sin dagli inizi abbinerà alle maschere tradizionali di adulti e ragazzi (is mascareddas) e alle fritture dei dolci tradizionali (parafrittus e tzippuas), il corso mascherato che, dai primi semplici carrelli agricoli gremiti di bambini in costume, si imporrà in pochi anni come uno dei principali Carnevali in Sardegna per la presenza dei grandi carri in cartapesta di 5-6 metri di altezza e per la capacità dei gruppi e delle maschere di strappare il sorriso e la risata al pubblico, coinvolgendo anche i più restii nell’atmosfera carnascialesca.
I festeggiamenti, che durano da una settimana a 10 giorni, si concludono per tradizione il giorno di martedì grasso che rappresenta così l’ultimo giorno di festa prima della Quaresima. I vari comitati che nel tempo si sono succeduti nell’organizzazione della manifestazione (Parrocchia, la Cantina, il Comitato Carnevale Samassese, l’Associazione Culturale Dedalo e, in ultimo, la Pro-Loco Samassi) hanno arricchito il programma con giochi di piazza, arrosti giganti e numerose altre manifestazioni collaterali, che rendono così da sempre la manifestazione samassese un punto di riferimento per tutti i paesi limitrofi.

 

I FUOCHI DI S. ANTONIO (SU FOGADONI)
Luogo di svolgimento: Vie e piazze cittadine
Organizzatore: Comitati di quartiere (is bixianus)
E’ una manifestazione di antica tradizione, tipica di molti centri della Sardegna e a tutt’oggi molto sentita e partecipata a Samassi. I comitati spontanei, in gran numero costituiti da bambini e ragazzi aiutati da qualche adulto, iniziano la preparazione dei falò anche due settimane prima. Le cataste di legna e frasche addossate al palo centrale possono arrivare anche ai 6-7 metri di altezza.
Alle ore 18, al suono della campana del Vespro, quando il cielo imbrunisce e la notte scende veloce, l’orizzonte si arrossa dei grandi falò dati alle fiamme.
La fiamma si solleva impetuosa rischiarando la notte: centinaia di scintille volano via verso l’alto, descrivendo disegni luminosi a seconda del vento e della forza del fuoco. Il fuoco che cambia colore ad ogni momento. Ogni falò brucia in modo diverso, più alto o più a lungo, a seconda del tipo di materiale e della perizia dei costruttori.
E’ il momento tanto atteso, in cui gli ancestrali ricordi del falò e del fuoco riaffiorano. Intorno alla fiamma, che fa sentire il suo calore intenso a metri di distanza, si ritrovano tutti: le famiglie, gli amici e i passanti occasionali. Per tutti c’è posto, per tutti c’è da bere e da mangiare, con tutti si parla e si scherza.
Per una sera, incuranti del freddo, la casa si apre alla gente e tutti si ritrovano in strada fino a tardi, incuranti del freddo. Una festa genuina e spontanea in cui ancora il visitatore potrà assaporare il gusto autentico di tempi passati.

 

ESTATE SAMASSESE
Ricco calendario di spettacoli di attività culturali e sportive che spaziano dal teatro, al cinema all’aperto, ai concerti di musica classica, jazz, pop e rock, a mostre e dibattiti, tornei sportivi, sfilate di moda.
La manifestazione fu promossa, col supporto di varie associazioni locali, per la prima volta dall’Amministrazione Comunale di Samassi nel 1996 col nome di Luglio Samassese. Dal 1997 ha preso l’attuale denominazione ed è curata dalla locale Associazione Pro-Loco.
Raccoglie un ampio calendario di spettacoli e di attività culturali e sportive che spaziano dal teatro, al cinema all’aperto, ai concerti di musica classica, jazz, pop e rock, a mostre e dibattiti, tornei sportivi, sfilate di moda.
Per la prima volta, nell’estate 2001, la manifestazione è stata spostata nella piazza medievale di S.Geminiano, più raccolta e illuminata per l’occasione da suggestivi giochi di luce.

 

 

FESTA DELLA MUSICA
N.B. Le informazioni sulla Festa della Musica sono aggiornate all’anno 2003.
L’appuntamento fisso degli eventi musicali samassesi, amato in particolare dal pubblico dei più giovani.
La manifestazione apre da 5 anni il ciclo degli eventi culturali samassesi ed è oramai divenuta un appuntamento assai atteso, in particolare dal pubblico dei più giovani. Organizzata dall’Associazione Culturale Dedalo e dall’Assessorato alla P.I., Cultura, Sport e Spettacolo del Comune di Samassi, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell’A.N.C.I., e in collaborazione con l’Arci di Quartu, la S.I.A.E., e numerosi comitati e associazioni cittadine, la Festa della Musica di Samassi è inserita nel circuito nazionale della Giornata Europea della Musica che viene festeggiata simultaneamente il 21 giugno di ogni anno, giorno del solstizio d’estate, in oltre 117 paesi in tutto il mondo. Quando venne programmata per la prima volta, nel settembre 1996, la manifestazione era ancora sconosciuta in Italia e dare spazio, secondo il modello francese, a giovani e dilettanti senza l’ausilio di palchi fu allora una scelta coraggiosa che tuttavia sin dalla prima edizione premiò non solo l’entusiasmo della nostra Associazione e delle centinaia di musicisti che vi hanno sin qui partecipato, ma anche quelli delle Amministrazioni Comunali di Samassi cui va il grosso merito di aver sempre sostenuto in maniera rilevante sul piano economico e logistico una manifestazione che inserisce Samassi tra le pochissime città sarde protagoniste di un avvenimento mondiale di grosso valore culturale e sociale.” La Festa europea della Musica rappresenta oggi una festa aperta a tutti, tanto ai musicisti dilettanti che ai professionisti, raccomandando la diversità dei generi, degli stili e dell’ibridazione musicale e si rivolge a tutti i tipi di pubblico, di tutte le età e di tutte le condizioni sociali.
I principi di base che la ispirano sono essenzialmente tre: il primo è la volontà di fare di questo avvenimento la festa di tutte le musiche, di rappresentarvi una vasta gamma di generi musicali, dalle tendenze attuali a quelle di domani, senza dimenticare però la tradizione; la seconda preoccupazione è di offrire un palcoscenico a tutti i musicisti, tanto agli artisti nazionali, locali o regionali, conosciuti o sconosciuti, che alle star internazionali confermate, portabandiera del messaggio della Festa presso il grande pubblico; per coronare il tutto, quale simbolo dello spirito di condivisione, di comunione per, sulla e per mezzo della musica, il terzo principio è la gratuità delle festività musicali. La Festa intende così rispondere ad un ideale democratico, offrendo una manifestazione aperta a tutti, senza nessuna distinzione, né di età, né di razza né di condizione sociale, facendo conoscere, condividere e apprezzare la straordinaria vitalità e la diversità del mondo musicale in Europa, e allo stesso tempo promuovendo la pratica musicale e la musica viva. Il principio fondatore, il “Fate la Musica” è rivolto prima di tutto ai dilettanti, anche se, dal giorno della sua creazione, molti professionisti hanno partecipato ai concerti. Questa manifestazione si è dunque in questi anni considerevolmente sviluppata. Oltre all’incredibile numero di concerti, è diventata un vero fatto di società. Essa offre l’occasione a migliaia di melomani e di musicisti, dilettanti o professionisti, di invadere gli spazi urbani e rurali, le strade ed i cortili, le piazze ed i giardini pubblici, gli atri delle stazioni, i musei ed i castelli… per il piacere di milioni di ascoltatori, liberi di scegliere il programma e il percorso che preferiscono. Il 21 giugno è diventato il giorno sognato per i fan di tutti i tipi musicali, per coloro che amano scoprire luoghi insoliti, per gli amanti della musica, sorpresi di vedersi presentare una campionatura di tutti i generi musicali.”

 

Sagra del Carciofo

Il più grande evento che unisce tradizione e produzione è la Sagra del Carciofo, importante fiera mercato regionale e vetrina delle specialità enogastronomiche locali.
Ogni anno la Sagra del Carciofo offre numerosi luoghi d’incontro tra produttori, venditori e consumatori, proponendo convegni, esposizioni, degustazioni e mercati in cui poter conoscere le peculiarità del carciofo in tutte le sue varianti.

 

 

 

 

Manifestazioni sportive

MARCIALONGA DEL CARCIOFO
Organizzatore: U.S. ACLI “M.Scano” Samassi.
La manifestazione partita con intenti puramente non agonistici, è divenuta con gli anni una delle più classiche competizioni di corsa campestre in Sardegna e, recentemente, si è inserita nel calendario delle manifestazioni nazionali. Vi prendono parte centinaia di atleti di ogni età, provenienti da numerosi centri isolani e nazionali per percorrere un circuito campestre che si snoda tra i caratteristici carciofeti diffusissimi sul territorio agricolo samassese.

MEMORIAL DI ATLETICA LEGGERA “GIOVANI DELLA VAL DI FIEMME”
Il torneo di atletica leggera “Memorial Val di Fiemme” nasce nel 1986 per commemorare i quattro giovani samassesi deceduti nella tragedia di Stava. È cresciuto con gli anni divenendo un importante appuntamento che vede di anno in anno la partecipazione di un numero crescente di atleti sardi e isolani.
Ne l 1997, con l’apertura della pista di atletica leggera del Campo Sportivo Comunale, la manifestazione ha fatto un ulteriore salto di qualità sia per le nuove strutture che consentono ora lo svolgimento di tutte le discipline sia per la possibilità di poter omologare i primati raggiunti dagli atleti con moderne strumentazioni di cronometraggio.

MEMORIAL DI CALCIO “GIOVANI CADUTI SUL LAVORO”
Il Memorial “Caduti sul Lavoro” fu istituito nel 1987 dall’Amministrazione Comunale di Samassi per commemorare con una manifestazione sportiva tre giovani tragicamente scomparsi a causa di alcuni incidenti sul posto di lavoro.
Si tratta di un torneo di calcio giovanile che ha visto inizialmente l’esclusiva partecipazione di squadre di giovani e ragazzi a livello dilettantistico o amatoriale e che, con gli anni, è stato aperto anche ad atleti dei centri vicini che hanno così contribuito a farlo conoscere e crescere.

Ultimo aggiornamento: 08/03/2024, 12:00

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